Passione

Aforismi

Il regno del leone

Quando il leone si autonominò re degli animali, volle conseguire fama di giusto; abbandonò le vecchie abitudini, e, accontentandosi di poco cibo, amministrava tra loro la sacra giustizia con lealtà integerrima.
Ma poi il suo pentimento cominciò a vacillare.
Non potendo cambiare natura, cominciò a prendere da parte gli animali, a uno a uno, per attirarli in un tranello.
E diceva loro che gli puzzava la bocca.
Sia che l'animale rispondesse <è vero>, sia che rispondesse <è falso>, lui lo sbranava per saziarsi.
E così fece con molti.
Alla fine chiese alla scimmia se la sua bocca puzzava; e lei rispose che al contrario profumava di cinnamomo e quasi come gli altari degli dèi.
Allora il leone si vergognò di fare violenza a chi lo lodava così.
Cercando un nuovo inganno, si finse malato.
Subito i medici cercano gli tastano le vene; dal polso non si poteva arguire alcunché.
Gli prescrivono di prendere un qualche cibo che lo calmi e gli tolga la nausea, dato che ai re tutto è permesso.

- Non conosco,

disse il leone

- la carne di scimmia.
Vorrei proprio questa; non so che sapore abbia.


Come il leone ebbe parlato, la scimmia, così abile nel parlare, fu subito afferrata, per essere imbandita al re secondo gli ordini e fu subito sbranata da lui.